Avv. Margherita: «50 mln? C’è indagine capillare della procura»

«L'accenno del tribunale del Riesame alla somma di 50 milioni di euro, che mancherebbero all'appello nei conti della Margherita, non tiene conto del fatto che la Procura ha avviato un'indagine capillare su tutti i fornitori del partito per accertare eventuali ulteriori distrazioni dei fondi». Lo dice il legale dei Dl, Titta Madia.
«Allo stato nulla sembra essere emerso perché quell'importo citato dal Tribunale è rendicontato per le spese dell'attività politica svolta nei 5 anni esaminati, salvo le indebite sottrazioni dell'ex tesoriere - prosegue. Inoltre, si deve precisare che il Lusi ha goduto della fiducia di tutti gli organi e leader del partito fino alle note vicende».

ADNkronos, 31 maggio 2012

Ex Dl, Intollerabile confonderci con vicenda Lusi

«L'inchiesta nei confronti del senatore Lusi riguarda un'enorme sottrazione di fondi a danno della Margherita per fini di arricchimento privato. È intollerabile confondere questa vicenda, i cui contorni giudiziari sono ormai chiari, con l'uso pienamente legittimo di risorse destinate a un partito per svolgere attività politica». Lo dichiarano in una nota i parlamentari Enzo Bianco, Rosy Bindi, Giampiero Bocci, Giuseppe Fioroni, Dario Franceschini, Paolo Gentiloni, Antonello Giacomelli, Enrico Letta, Ermete Realacci, Francesco Rutelli. «Noi che ci vediamo coinvolti sui giornali, peraltro con voci e cifre attribuite e determinate dallo
stesso Lusi - continuano gli esponenti ex Dl - rivendichiamo di aver sempre agito perché i fondi destinati alla politica fossero usati esclusivamente per svolgere attività politiche. Era nostro diritto, anzi nostro dovere svolgere queste attività. Nostro, come dei dirigenti di qualsiasi altro partito». «Lo abbiamo fatto - riprendono Enzo Bianco, Rosy Bindi, Giampiero Bocci, Giuseppe Fioroni, Dario Franceschini, Paolo Gentiloni, Antonello Giacomelli, Enrico Letta, Ermete Realacci, Francesco Rutelli - in coerenza con gli obiettivi e gli ideali per cui era nata la Margherita. E ovviamente senza alcun vantaggio o interesse personale. Non  accetteremo che in nessuna forma i nostri nomi vengano associati ad accuse e a comportamenti che sono agli antipodi della nostra storia politica e personale. A questo fine - annunciano – abbiamo incaricato i legali della Margherita di tutelarci da ogni forma di indebito coinvolgimento». 

AGI, 25 maggio 2012

Legali Margherita: «Riesame conferma impianto accuse»

I legali della Margherita hanno dichiarato: "La decisione del Tribunale del Riesame ha confermato l'ordinanza di custodia in carcere, e con essa l'impianto accusatorio. Essa mette un punto fortissimo ed inequivocabile sulla vicenda Lusi. Tocca ora al Senato decidere sulla richiesta della Magistratura".


24 maggio 2012

Bianco: «Sono indignato, mie spese legali a luce del sole»

«Tutto è stato fatto alla luce del sole, come è nella mia storia e nella mia tradizione politica. Cercare di distrarre l'attenzione dalle malversazioni messe in atto da Lusi o peggio ancora di intimidire (come hanno affermato con grande chiarezza la Procura di Roma e il Giudice delle Indagini Preliminari), suscita in me un sentimento di profonda indignazione». Il presidente dell'assemblea federale della Margherita Enzo Bianco ha replicato in una nota alle rinnovate accuse di Luigi Lusi anche nei suoi confronti, davanti alla Giunta per le immunità del Senato «L`ex tesoriere della Margherita Luigi Lusi ha ribadito ieri sera in Senato quanto già ampiamente diffuso attraverso i giornali, con malcelato scopo intimidatorio, il 3 e il 9 marzo scorsi. E cioè che, con le risorse del partito venivano finanziate attività politiche, come è normale che sia. Nel percorso che porta alla liquidazione della Margherita, infatti, sono stati incentivati esodi, e il personale dipendente che lavorava per me è stato opportunamente sostituito da contratti di collaborazione e di prestazione di servizi. In modo assolutamente trasparente, con accrediti bancari, in forza di regolari contratti le cui spese sono documentabili sino all'ultimo centesimo, si è proceduto - ha sottolineato ancora una volta Bianco- in questa direzione». «Tanto gli accrediti quanto le fatture, passate attraverso una società che ha un regolare contratto con la Margherita per la fornitura di servizi in questione - ha concluso- erano riferite a retribuzione di collaboratori, affitto di sedi, stampa dei manifesti, organizzazione di convegni, pubblicità nei giornali. Attività, per un soggetto politico, non solo lecite, ma doverose. Io non ho trattenuto un solo centesimo, e se Lusi o chiunque altro afferma il contrario, lo trascinerò in tribunale».


TMNews, 17 maggio 2012

Dichiarazione di Francesco Rutelli, Enzo Bianco e Gianpiero Bocci a seguito delle decisioni della Magistratura del 3 maggio 2012

"Si conferma che la Margherita è stata vittima di reati molto gravi. Per parte nostra, confermiamo piena fiducia e collaborazione con la Magistratura e la volontà di recuperare tutto il maltolto".
 
"Come già annunciato - concludono - sia gli avanzi di bilancio che le restituzioni degli ammanchi saranno destinati dall'Assemblea Federale a finalità pubbliche di alto valore sociale".

Monti: Bene Margherita su 5 milioni a lavoratori esodati

Apprezzamento per solidarietà in fase di difficoltà economia

Fonti di Palazzo Chigi lasciano trasparire il "vivo apprezzamento" del Presidente del Consiglio Mario Monti per la decisione del partito della Margherita di devolvere 5 milioni di Euro a beneficio dei lavoratori privi di tutele.

Nell'attuale fase di difficoltà economiche, sarebbe stato - a quanto si apprende - il commento di Monti, non può che essere incoraggiata la disponibilità da parte dei partiti politici a contribuire allo sforzo generale di riduzione della spesa pubblica attraverso un gesto di solidarietà in favore delle persone più duramente colpite.

Bianco: aiuti de La Margherita ai lavoratori "esodati"

"Aver destinato tramite l’INPS una donazione immediata di 5 milioni di Euro, parte dell’avanzo di bilancio della Margherita, a beneficio dei lavoratori "esodati" è stato un primo, importante passo che abbiamo voluto compiere. E una promessa mantenuta".

Lo afferma Enzo Bianco, che prosegue: "Il prossimo 16 giugno, in occasione dell’Assemblea Federale della Margherita, tutti insieme faremo il resto; fra le iniziative per le quali ci impegneremo con le risorse che avremo a disposizione, c’è il progetto di dare un aiuto concreto – da subito – agli studenti di talento, premiando il merito di coloro che hanno difficoltà a proseguire gli studi".

Dichiarazione di Francesco Rutelli

"Siamo stati vittime di una grande offesa e la stiamo riscattando con atti concreti, come si addice a un partito di persone perbene". Lo dichiara in una nota Francesco Rutelli.

"Oggi compiamo un primo atto - continua Rutelli - destinando una parte dell'avanzo di bilancio a persone in grave difficoltà sociale, attraverso l'INPS, con modalità rigorose, prive di ogni discrezionalità politica. Proseguiremo nell'Assemblea Federale di metà giugno, in base alle risorse disponibili: stiamo studiando varie ipotesi da proporre, tra cui un intervento a beneficio di studenti meritevoli esvantaggiati. Stesso metodo, infine, per le risorse e i beni che recupereremo dalle appropriazioni dell'ex-tesoriere. Per concludere con onore la vita della Margherita, ci stiamo mettendo la faccia e la più grande determinazione", conclude Rutelli.

Rutelli, Bianco e Bocci: La Margherita destina i primi 5 milioni di euro all'INPS, a diretto beneficio di persone "esodate"

I responsabili della Margherita hanno definito con l'INPS la donazione immediata di 5 milioni di euro a beneficio di lavoratori "esodati" privi di tutele, ovvero privi di reddito perché usciti dal lavoro ma non ancora in grado di percepire la pensione, né altre forme di sostegno. Si tratta della prima parte delle risorse nella disponibilità del partito che verranno assegnate per finalità sociali, come annunciato nelle scorse settimane.

Il beneficio stabilito dall'INPS è pari a 800 euro al mese per 5 mensilità e riguarderà 1.200 persone esodate. A tali soggetti verrà recapitata una lettera dell'INPS; i nominativi non potranno essere comunicati al partito, cui verrà trasmesso un rendiconto con le indicazioni statistiche. Alla Margherita saranno addebitati i soli costi industriali (elaborazione elettronica del pagamento, stampa della comunicazione, etc).

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Senatore Bianco ascoltato dai magistrati

Il senatore Enzo Bianco è stato ascoltato venerdì dai magistrati che indagano sulla vicenda Lusi, l’ex tesoriere accusato di appropriazione indebita dei fondi della Margherita.
“Le operazioni di acquisto di immobili – ha detto Bianco – non erano e non potevano essere fatte fiduciariamente per investire risorse della Margherita, ed i vertici del partito mai erano stati informati.
Ho confermato inoltre agli inquirenti che non vi era alcun accordo tra popolari e rutelliani circa la suddivisione dei rimborsi elettorali. Ho ribadito la totale disponibilità mia e di tutti gli esponenti della Margherita a proseguire la piena collaborazione con i magistrati: vogliamo che sia fatta luce su ogni aspetto della vicenda.
Ci adoperiamo – conclude Bianco – affinché sia recuperata la somma sottratta, che sarà destinata ad iniziative pubbliche”.

Caso Lusi: legali Margherita, no spazio per azioni dilatorie

Roma, 20 apr - "Il rigetto da parte del Gip della richiesta di perizia contabile da parte dei difensori del senatore Luigi Lusi significa che non c'è spazio per azioni dilatorie e pretestuose. Allo stesso modo, la Margherita rifiuta la proposta, anch'essa pretestuosa di accettare la cessione di una società estera, di proprietà di Lusi e della sua famiglia, (la canadese Luigia Ltd, ndr) frutto di reati in corso di accertamento da parte della Procura di Roma". Lo affermano i legali della Margherita, gli avvocati Titta Madia e Alessandro Diddi, in merito alla decisione con cui il Gip Simonetta D'Alessandro, ha respinto la richiesta di incidente probatorio sui conti del partito da parte dell'ex tesoriere.

Caso Lusi: Bocci ai PM, non aveva mandato fiduciario

(RIPETIZIONE DA ALTRA RETE) (ANSA) - ROMA, 16 APR - L'ex tesoriere della Margherita, Luigi Lusi, non aveva alcun mandato fiduciario per investimenti e non è mai esistito alcun accordo per la spartizione 60-40% dei rimborsi elettorali del partito. E' quanto ha ribadito il presidente del comitato di tesoreria della Margherita, nonché deputato del Pd, Gianpiero Bocci che è stato ascoltato, venerdì scorso, dai pm della Procura di Roma che indagano sull'appropriazione indebita da oltre 20 milioni di euro da parte di Lusi.(ANSA).

Comunicato stampa

I PM Alberto Caperna e Stefano Pesci hanno sentito ieri in tarda sera Francesco Rutelli, al termine dei suoi impegni parlamentari.
Prossimamente saranno sentiti - egualmente in veste di testimoni nel procedimento che vede indagato l'ex tesoriere della Margherita Luigi Lusi - il sen. Enzo Bianco, Presidente dell'Assemblea Federale e l'on. Gianpiero Bocci, Presidente del Comitato di Tesoreria; i magistrati valuteranno quali altri esponenti della Margherita eventualmente ascoltare prima della conclusione delle indagini.

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Nota della Margherita - D.L.

DI FRANCESCO RUTELLI, ENZO BIANCO E GIANPIERO BOCCI

La pubblicazione di stralci dell'interrogatorio dell'ex-tesoriere Lusi solleva tre punti che rendono necessaria un'immediata precisazione.

  1. A proposito delle notizie da più parti pubblicate nelle ultime settimane sotto il titolo "tutti sapevano" - ovvero, circa l'informazione dei dirigenti della Margherita sulle attività illecite del Lusi - il tema è risolto, con l'autorevole sigillo del comunicato ufficiale della Procura della Repubblica di Roma. Il Lusi non ha potuto far altro che mettere a verbale la propria incapacità di indicare il nome di un solo dirigente del partito che fosse a conoscenza delle sue "attività predatorie" (termine usato dai magistrati). Ovviamente coltiveremo le azioni giudiziarie già intraprese in materia, per il risarcimento dei danni derivanti dalle diffamazioni subite. 

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I fatti sul caso Margherita-Lusi

  1. La Margherita-DL è un partito che ha bilanci sani; tra i pochi ad aver concluso l'attività senza contrarre debiti ma, anzi, con un attivo di bilancio, anche dopo aver risolto ogni contenzioso con i 4 partiti fondatori.
  2. Nei 4 anni successivi alla nascita del Partito Democratico, restavano da sciogliere gli ultimi nodi. Il personale (circa 100 persone), le residue attività politiche e gestionali, la sede di v. S. Andrea delle Fratte, il rapporto con il quotidiano Europa.
  3. Il potere amministrativo, in base allo Statuto, era interamente nelle mani del Sen. Luigi Lusi: persona da tutti stimata, che aveva iniziato la propria attività, in quanto Direttore Generale degli Scout (AGESCI), apprezzato dal Sindaco Rutelli e quindi eletto due volte come amministratore del partito, sino alla fase - non breve, per motivi tecnico-amministrativi - di scioglimento del partito.

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