Respinto il ricorso Lusi/Petricone
"La terza Sezione Penale della Corte di Appello di Roma, accogliendo i rilievi del legale de La Margherita, ha respinto la richiesta di Luigi Lusi e della moglie Giovanna Petricone di rientrare in possesso di una serie di beni che erano stati loro confiscati in quanto acquisiti con i fondi di cui il Lusi si era appropriato ai danni de La Margherita; condotte in relazione alle quali è stato condannato in via definitiva alla pena di sette anni di reclusione.
Pertanto si conferma come tutti i beni frutto di appropriazione di risorse del partito da parte di Lusi siano entrati definitivamente a far parte del patrimonio dello Stato per effetto delle azioni di recupero che La Margherita ha da subito intrapreso e continua a portare avanti".
Avv. Nicola Madia - Legale La Margherita
20 Ottobre, ordinanza per la confisca confisca di beni a favore degli enti pubblici competenti
“Con ordinanza del 20 ottobre 2020 la Corte di Appello di Roma- Sezione 3 Penale, depositata in Cancelleria il 18 dicembre 2020, con riferimento all’opposizione avverso la confisca dei beni disposta dalla Suprema Corte di Cassazione, ha dichiarato inammissibile quella presentata da Luigi Lusi e rigettato quella di sua moglie Giovanna Petricone.
Tale ordinanza mette la parola fine alla vicenda dei beni sequestrati e dei quali la Cassazione ha disposto la confisca a favore degli enti pubblici competenti (Demanio e FUG), come si legge nella sentenza, per soddisfare la volontà espressa dall’Assemblea di liquidazione della Margherita, costituitasi parte civile nel processo, di donare tutti i beni allo Stato.
Gli organi della liquidazione del partito esprimono soddisfazione per la definitiva e favorevole chiusura di uno dei tanti capitoli della complessa vicenda giudiziaria causata dall’appropriazione indebita operata dall’ex tesoriere del partito".
Roberto Montesi - Presidente del collegio dei liquidatori
Lusi. Margherita, confisca e donazione allo Stato attua nostra decisione
"Il collegio dei liquidatori e il comitato dei garanti della Margherita in liquidazione esprimono soddisfazione per l'esecuzione dell'ordinanza della Corte di Appello di Roma per la confisca dei beni dell'ex tesoriere Luigi Lusi. La confisca, come confermato dalla sentenza definitiva della suprema Corte di Cassazione, trova il suo fondamento nella decisione da parte della Margherita di donare allo Stato tutti i beni provenienti dalle azioni nei confronti di Luigi Lusi”. I liquidatori ricordano inoltre che le azioni di risarcimento in sede civile non si esauriscono con la confisca dei beni, ma stanno continuando e continueranno nei confronti di Lusi e della moglie, sia in Italia che all'estero; anche da parte di Francesco Rutelli, calunniato dall’ex-tesoriere, come stabilito definitivamente dalla Cassazione. “Ci siamo costituiti parte civile nel processo e questa esecuzione di confisca rappresenta il parziale ristoro del danno patrimoniale subito dalla Margherita-DL. L'esecuzione a favore dello Stato rappresenta la piena attuazione del mandato ricevuto dall'assemblea del partito che, volontariamente ed unico in Italia, ha deliberato, al momento dello scioglimento, di donare i propri beni allo Stato, oltre ai 6,5 milioni di euro che già sono stati donati direttamente al Ministero dell’Economia”. Lo affermano in una nota il collegio dei liquidatori ed il comitato dei garanti della Margherita.
Sentenza-Lega: basta confusione (o diffamazione) a proposito de La Margherita
"LE MOTIVAZIONI DELLA SENTENZA DELLA CASSAZIONE: IL DEFINITIVO E LIMPIDO RICONOSCIMENTO DEL LAVORO FATTO. QUELLO CHE RESTA DA FARE"
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