Home

Sentenza-Lega: basta confusione (o diffamazione) a proposito de La Margherita

Alcuni organi di informazione hanno riproposto, sul tema delle vicende giudiziarie della Lega, una superficiale associazione con quella della Margherita, che è già stata inequivocabilmente definita. Al fine di evitare repliche a tutela dell'onorabilità della Margherita, il Collegio dei Liquidatori ha emesso la seguente nota: 
 
 
Sentenza-Lega: basta confusione (o diffamazione) a proposito de La Margherita 
 
Il Collegio dei Liquidatori della Margherita non ha compiti politici, non intende in alcun modo pronunciarsi su decisioni della Magistratura, tanto meno anticipando l'esito di procedimenti giudiziari in corso. Sottolinea che il proprio comportamento - secondo il mandato ricevuto - è stato di perseguire in ogni sede l'ex-tesoriere, mentre la Lega non ha proceduto in modo analogo, non costituendosi parte civile nei procedimenti aperti.
 
I dirigenti della Margherita, infatti - in ogni sede e in tutti i gradi di giudizio, fino a quello definitivo - sono stati riconosciuti vittime dei comportamenti illeciti dell'ex tesoriere.
 
E' utile ricordare, infine, che l'Assemblea della Margherita ha volontariamente deliberato di donare allo Stato tutte le risorse disponibili e quelle derivanti dalle azioni giudiziarie intraprese nei confronti di Lusi, che aveva sottratto denaro per suo beneficio personale - dunque a discapito del partito, come ha sentenziato in via definitiva la Suprema Corte.
 
I Liquidatori hanno subito proceduto alla donazione allo Stato di 6 milioni e mezzo di euro, caso unico nella storia politica italiana, ed attuato il mandato di recuperare tutto il maltolto per darlo allo Stato.
 
In seguito alla sentenza definitiva di condanna, la Cassazione ha infatti confermato la confisca dei beni di Lusi, proprio in considerazione della dichiarata volontà della Margherita di destinare allo Stato tutti i beni eventualmente recuperati.
 

"LE MOTIVAZIONI DELLA SENTENZA DELLA CASSAZIONE: IL DEFINITIVO E LIMPIDO RICONOSCIMENTO DEL LAVORO FATTO. QUELLO CHE RESTA DA FARE"

COMUNICATO STAMPA DEI LIQUIDATORI DELLA MARGHERITA-DL


"LE MOTIVAZIONI DELLA SENTENZA DELLA CASSAZIONE: IL DEFINITIVO E LIMPIDO RICONOSCIMENTO DEL LAVORO FATTO. QUELLO CHE RESTA DA FARE"
 
 
"La pubblicazione delle motivazioni della Sentenza con cui - lo scorso 19 dicembre - la Suprema Corte di Cassazione ha definitivamente condannato i responsabili delle appropriazioni indebite a danno del Partito Margherita-Democrazia è Libertà, e delle calunnie a danno del suo Presidente Francesco Rutelli, costituisce una pagina di limpido ed alto riconoscimento. Con rispettosa deferenza verso tutti i Magistrati che, dalla Procura della Repubblica all'Ufficio del GIP, dal Tribunale, alla Corte d'Appello e alla Cassazione, si sono univocamente pronunciati nel corso di una vicenda processuale durata oltre 6 anni, il Collegio dei Liquidatori, d'intesa con il Collegio dei Garanti ritiene doveroso informare la pubblica opinione dello stato della propria azione.
 
L'Assemblea Federale conclusiva dell'attività del Partito (svoltasi il 16 giugno 2012) ha deciso che le risorse della Margherita-DL, di esclusiva competenza degli organi del Partito - in quanto frutto dei rimborsi elettorali, dei tesseramenti, dei contributi e delle campagne di autofinanziamento -, venissero donate allo Stato: sia i residui delle attività, sia i proventi delle azioni giudiziarie. 
 
Ad oggi, ben 6,5 milioni di euro sono già stati trasferiti al Ministero dell'Economia - un caso unico nella storia repubblicana. La Suprema Corte ha confermato la validità della confisca stabilita dalla Corte d'Appello in quanto  "coerente" con le decisioni dell'Assemblea del Partito -  che aveva stabilito la devoluzione allo Stato di tutti i beni sottratti da Lusi. Confidiamo che gli organi competenti sapranno utilizzare e valorizzare al meglio tale patrimonio, con finalità di interesse sociale.
 
Ha inizio ora l'azione per il risarcimento dei danni subìti dalla Margherita-DL e dal Presidente Rutelli. Il Collegio dei Liquidatori darà conto degli atti che verranno intrapresi, in tutte le direzioni previste dalla legge, in sede civile.
E' l'occasione per sottolineare l'egregio lavoro svolto dagli Avvocati Nicola Madia e Alessandro Diddi, e per rendere omaggio alla memoria di Titta Madia, che ha assicurato fino all'ultimo giorno della sua vita un apporto determinante nell'accertamento della verità, grazie alla sua professionalità e passione civile."
 
Francesco Rutelli ha dichiarato: "La Cassazione ribadisce - confermando una pena rilevante - la gravità delle calunnie che ho subìto. Già in sede di indagini preliminari, ricordano i Giudici,  emerse che io fui "falsamente accusato" da parte di chi mi sapeva innocente; la Corte sentenzia definitivamente "la cosciente volontà di un'accusa mendace". Resto tuttora in attesa delle scuse di quei giornalisti e commentatori che si sono prestati ad amplificare queste calunnie. Ma la mia soddisfazione più grande risiede nella conferma dell'onestà e onore del nostro partito, assieme alla grande bravura con cui il team di professionisti e legali al lavoro - grazie all'impulso ricevuto dall'intera classe dirigente della Margherita - ha portato al recupero del maltolto e (caso eccezionale nella storia politica italiana) alla devoluzione di queste importanti risorse alla collettività.
 

Alcuni punti da chiarire a proposito del simbolo della Margherita

NOTA DEL PRESIDENTE DEL COLLEGIO DEI LIQUIDATORI, DR. ROBERTO MONTESI 
ALCUNI PUNTI DA CHIARIRE A PROPOSITO DEL SIMBOLO DELLA MARGHERITA 

“È opportuno chiarire alcuni punti a proposito del simbolo della Margherita”, afferma una nota del Presidente del Collegio dei Liquidatori del partito, dr. Roberto Montesi.
“Il nostro intervento non è di natura politica: è in rigoroso adempimento del mandato ricevuto dall’organo politico - l’Assemblea Federale - che ci ha affidato anche la tutela del simbolo del partito, perché non venga usato nelle elezioni. La storia politica della Margherita si è infatti conclusa con la confluenza nel PD, e nessuno può usarne denominazione, simbolo e marchio.
Come specificato nella nostra diffida, l’on Dellai può certamente usare il simbolo a livello locale, ma a livello nazionale no (salvo la piccola margherita, di pochi millimetri, inserita in passato nella Stella Alpina della SVP Sudtiroler Volkspartei). Sono ineccepibili le considerazioni di Francesco Rutelli circa la necessità di evitare ogni ambiguità e confusione negli elettori.
Va infine ricordato che Margherita-DL non dispone di alcun diritto di esenzione dalla raccolta di firme per la presentazione alle elezioni; la nostra azione è dunque del tutto disinteressata rispetto a questi aspetti politici”.

La Cassazione rigetta il ricorso per regolamento di competenza civile proposto da Lusi

Pubblichiamo il documento con il quale la Corte di Cassazione rigetta il regolamento di competenza proposto da Luigi Lusi nel giudizio civile proposto da La Margherita contro la Sig.ra Giovanna Petricone. 

 

CASO LUSI, TUTTO IL MALTOLTO TORNA ALLO STATO

"Le motivazioni della sentenza di condanna dell'ex tesoriere Luigi Lusi e dei suoi complici in Corte d'Appello mettono tutti i punti fermi necessari, fondamentali e fortissimi su questa vicenda, accogliendo pienamente le attese della Margherita-Dl, attraverso il collegio dei liquidatori, il collegio dei garanti e il presidente Francesco Rutelli". "In modo inequivocabile si definiscono le esclusive e gravissime responsabilità del Lusi nelle appropriazioni indebite e l''accordo criminoso' con i commercialisti suoi complici. Si scolpisce in modo rigoroso e penetrante la gravissima attività calunniatrice a danno di Francesco Rutelli e si conferma che il 'danno di immagine', come da giurisprudenza, andrà definito in sede civile. Si stabilisce, come auspicato e già deliberato dalla Margherita-Dl, l'immediata confisca del maltolto, già sottoposto a sequestro preventivo ed ora devoluto direttamente allo Stato. E' un riconoscimento conclusivo, con una sentenza nel merito conforme a quella di primo grado, dell'onesta' del partito della Margherita e della determinazione inflessibile nel perseguire l'ex tesoriere, continuando a perseguirlo anche per il recupero dei beni localizzati in Canada. E' il pieno successo nel devolvere allo Stato il maltolto, oltre alla donazione già effettuata a beneficio del ministero dell'Economia di 6,5 milioni di euro dei residui attivi del partito". Stabilisce la Corte d'Appello: "La Corte ritiene di disporre la confisca di tutti i beni mobili e immobili sottoposti a sequestro in quanto la Margherita, partito in liquidazione, ha disposto nell'assemblea federale del 16.6.2012 la devoluzione allo Stato delle risorse residue e di quelle derivanti da azioni risarcitorie. La confisca dei beni pare allora in linea con la decisione adottata dal partito e consente che rientrino nel patrimonio dello Stato risorse, all'origine pubbliche, senza ulteriori indugi".

Altri articoli...

  1. Condanna Lusi in Appello: pubblicate le motivazioni
  2. La relazione dei liquidatori dell'associazione "Democrazia e Libertà - La Margherita"
  3. CASO LUSI: Cassazione soldi sottratti vanno alla Margherita e non all'erario; Margherita su recupero crediti, proseguiamo azioni recupero
  4. Una sentenza del Tribunale di Roma sull’Assemblea Federale del 2011
  5. Caso Lusi: Margherita dona altro milione e mezzo allo Stato

Pagina 2 di 12

«InizioPrec12345678910SuccFine»

Menu Principale

  • Home
  • La Margherita
  • Comunicati Stampa
  • Documenti magistratura
  • Documenti in evidenza
  • Assemblea federale
  • F.A.Q.
  • Contatti

In evidenza

  • 20 Ottobre, ordinanza per la confisca confisca di beni a favore degli enti pubblici competenti