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CASO LUSI: Cassazione soldi sottratti vanno alla Margherita e non all'erario; Margherita su recupero crediti, proseguiamo azioni recupero

All'ex tesoriere nessuno sconto con norme contabili di favore (ANSA) - ''Esprimiamo piena soddisfazione per la decisione della Suprema Corte che ha stabilito quanto da noi piu' volte ribadito: nessuno 'sconto' a Luigi Lusi che, attraverso il ricorso ad alcuni strumenti propri del processo contabile, ha tentato di bloccare le iniziative intraprese dalla 'Margherita' e di approfittare del regime attenuato previsto per i funzionari della Pubblica Amministrazione''. Lo dichiara in una nota il Collegio dei Liquidatori e dei Garanti della Margherita-DL, commentando la decisione delle Sezioni Unite della Cassazione che ha ritenuto ammissibile il regolamento preventivo di giurisdizione della Margherita-DL e dichiarato il difetto di giurisdizione della Corte dei Conti. ''La Margherita - continua la nota - ha pieno diritto ad insistere nelle iniziative intraprese nei confronti di Lusi in sede civile e penale per recuperare le somme indebitamente sottratte e donarle allo Stato: ogni tentativo di Lusi di estrometterci e' fallito. Ricorrendo alla Corte di Cassazione abbiamo ottenuto non solo il pieno diritto al riconoscimento del danno direttamente alla Margherita-DL e a tutte le vittime delle sottrazioni indebite dell'ex tesoriere (come stabilito, peraltro, anche dalla sentenza del procedimento penale di primo grado che aveva disposto il sequestro conservativo dei beni di Lusi nell'interesse della Margherita costituitasi parte civile)''. In ogni caso - sottolinea ancora la nota - la sentenza della Corte dei Conti (n. 914/2013) aveva condannato l'ex-tesoriere a restituire il maltolto: 'sul presupposto della natura confessoria delle dichiarazioni fatte dal Lusi in ordine alla sua diretta ed esclusiva responsabilita' circa le sottrazioni del denaro pubblico'''. Il verdetto della Cassazione, ''e' l'ennesimo risultato che conferma la nostra puntualita' e determinazione a continuare tutte le iniziative avviate anche in altre sedi giudiziarie, al fine di garantire il recupero di tutti i beni e di tutto il denaro trafugati dall'ex tesoriere, in Italia e all'estero ed in particolare in Canada, dove Lusi e la moglie possiedono beni immobili di grande valore (e in tutti i casi possibili anche le appropriazioni indebite avvenute gia' prima del 2007)''. ''Appena il maltolto recuperato rientrera' nelle proprieta' della Margherita-DL, esso, come noto, verra' comunque donato allo Stato, cosi' come deliberato dall'Assemblea Federale del partito in fase di liquidazione e come avvenuto per i primi 6,5 milioni di euro, gia' donati dalla margherita-DL al Ministero dell'Economia'', conclude la nota del Collegio dei Liquidatori e dei Garanti.

ANSA, 18 maggio 2015

Una sentenza del Tribunale di Roma sull’Assemblea Federale del 2011

E’ del tutto ininfluente, sul piano pratico, la decisione del Tribunale di Roma che si è pronunciato sulla richiesta di annullamento della delibera dell’Assemblea de La Margherita tenutasi il 21 giugno 2011, riguardante l’approvazione del bilancio consuntivo del 2010 e del preventivo del 2011.

Sulla base della mancata formale convocazione nei loro confronti, gli onorevoli Carra, Lusetti, Piscitello, Bonfanti e Nuccio, hanno chiesto l’annullamento della delibera e il Tribunale di Roma, non avendo ravvisato una effettiva e ufficiale convocazione nei confronti dei predetti soggetti e non ravvisando che nei confronti degli stessi l’Associazione avesse preso dei provvedimenti di esclusione, con sentenza del 9 marzo 2015 n. 46207/11, ha annullato la predetta delibera. Il Tribunale di Roma ha analizzato la vicenda come se si trattasse della convocazione assembleare di una qualsiasi persona giuridica rilevando l’assenza di una formale convocazione di alcuni soggetti iscritti all’Associazione. Pertanto, unicamente sulla base di questa considerazione, ha annullato la predetta deliberazione.

Il Tribunale di Roma, peraltro, si era già pronunciato, in senso opposto, l’11 settembre 2013. 

Nel merito, va ricordato che l’Assemblea Federale della Margherita-Democrazia è Libertà si era, a due riprese, pronunciata deliberando l’esclusione dei ricorrenti, con varie motivazioni; da richiamare il fatto che l’on. Carra e gli altri avevano aderito ad altri Partiti (l’UDC, il Movimento politico dell’on. Lombardo), i quali avevano diritto ai rimborsi elettorali per le elezioni politiche. Dunque i suddetti onorevoli non potevano partecipare all’Assemblea Federale di un altro partito, chiamata a deliberare sull’assegnazione dei rimborsi elettorali per le elezioni politiche, già partecipando all’attività di partiti concorrenti sulla medesima materia!

Comunque, il tema fu concluso in modo definitivo dall’Assemblea Federale del 16 giugno 2012, quando l’Associazione “Democrazia è Libertà – La Margherita” ha deliberato sia la liquidazione dell’associazione, con contestuale approvazione del bilancio consuntivo 2011, sia, in quella stessa sede e a larghissima maggioranza (con solo 1 voto contrario e 5 astenuti), la ratifica del recesso dei predetti onorevoli Carra, Lusetti, Piscitello, Bonfanti e Nuccio.

Questa delibera del 16 giugno 2012, che ha approvato il bilancio consuntivo 2011 ed ha convalidato le precedenti decisioni, stabilendo il recesso dell’on. Carra e degli altri a larghissima maggioranza, non è stata impugnata, come peraltro non sono state impugnate le successive delibere di approvazione dei bilanci di liquidazione. L’annullamento da parte del Tribunale di Roma, quindi, non ha alcuna conseguenza di ordine pratico.

I legali della della Margherita-DL in liquidazione:

avv. Maurizio Morganti

avv. Simone Grassi

Caso Lusi: Margherita dona altro milione e mezzo allo Stato

''Continua incessante il nostro impegno per il totale recupero del maltolto trafugato dall'ex tesoriere Luigi Lusi: abbiamo appena donato allo Stato la somma di 1 milione e 500 mila euro''. Ad annunciarlo una nota congiunta del Collegio dei Liquidatori e del Collegio dei Garanti della Margherita. ''E' un passo importante - spiega la nota - mentre continuiamo a contrastare ogni tentativo dell'ex-tesoriere di ottenere 'sconti' e cercare di sfuggire alla verita' e alla severita' del giudizio penale e civile. E' questa la tattica che l'avvocato Lusi sta tentando di attuare attraverso la Corte dei Conti. Quest'ultima, e' bene, ricordarlo, non ha giurisdizione in Canada, quindi i fondi li' trafugati, rischiano di restare a Lusi e alla sua famiglia''. ''Questo ulteriore versamento al Ministero del Tesoro di una cospicua somma potra' essere utilizzata dallo Stato per contribuire ad affrontare le numerose emergenze del Paese. Grazie anche alla collaborazione dell'avv. Daniele Macchion, la Margherita Veneto ha restituito l'avanzo della gestione liquidatoria di euro 341.288,37; inoltre abbiamo recuperato altri euro 30.000 da persone che hanno restituito risorse illecitamente ricevute da Lusi, cui si aggiungono euro 1.128.711,63 derivanti dal patrimonio della Margherita. Questa devoluzione allo Stato va a sommarsi alla prima, gia' avvenuta, di 5 milioni di euro e proseguira' anche con i 'proventi' delle conclusioni dei procedimenti che hanno visto il sequestro di immobili e conti correnti dell'ex-tesoriere. Ribadiamo - conclude la nota - che il Collegio dei Liquidatori e quello dei Garanti donera' infine allo Stato tutte le risorse residue del partito, attuando il preciso mandato ricevuto dall'Assemblea Federale della Margherita-DL in liquidazione''.

ANSA, 18 ottobre 2014

Liquidatori Margherita: altro che tesoretto conteso

Non facciamo sconti

''L`Espresso ancora una volta sceglie di sposare le tesi dell'ex-tesoriere Lusi, condannato in primo grado a 8 anni di reclusione per appropriazioni indebite e per calunnia contro Francesco Rutelli; in un articolo sostiene, addirittura, che la Margherita sarebbe in `battaglia per evitare la condanna dell'ex tesoriere a risarcire le casse pubbliche`. In poche righe, il settimanale riesce ad affermare varie falsita' ed inesattezze, che occorre precisare''. Lo dichiara in una nota il Collegio dei Liquidatori della Margherita.

''Il Collegio dei Liquidatori ed i Garanti (non ''i big della Margherita'') - si legge nella nota - attuano il preciso mandato ricevuto dall'Assemblea Federale del partito di recuperare tutto il maltolto e di devolverlo allo Stato. I dirigenti della Margherita non solo hanno collaborato con la giustizia, ma hanno fatto si che l'Assemblea deliberasse in tal senso.

La Margherita in liquidazione e' stata riconosciuta come parte offesa in tutti i pronunciamenti in sede penale e civile, dunque ha chiesto alla Suprema Corte di Cassazione di risolvere le questioni aperte dopo che Lusi si e' rivolto alla Corte dei Conti, nell'intento di rispondere al giudice contabile, piuttosto che in sede penale e civile. Tra gli obiettivi dell'ex-tesoriere, vi era di ottenere uno ''sconto'' nella restituzione del maltolto, quantificato dai Magistrati della Procura della Corte dei Conti del Lazio in alcuni milioni di euro. Ovviamente, la Margherita in liquidazione si e' opposta. Nostro obiettivo e' di devolvere piu' denaro alle casse dello Stato di quanto Lusi intenda fare.

Che i Liquidatori, in base al mandato ricevuto, siano impegnati, al termine dei procedimenti in corso, a devolvere allo Stato tutte le risorse del partito e' confermato dalla donazione, gia' avvenuta, di 5 milioni di euro al Ministero del Tesoro, e dalle azioni sistematiche di recupero di altre risorse, che certamente sfuggirebbero alla Corte dei Conti, tra cui il denaro illecitamente trasferito da Lusi e dai suoi familiari in Canada, per cui la Margherita in liquidazione ha gia' ottenuto un importante sequestro di beni immobili. Di ulteriori iniziative sara' dato conto, come sempre, all'opinione pubblica, nelle prossime settimane'', conclude la nota del Collegio dei Liquidatori.

TMNews, 10 ottobre 2014

Lusi: Legali Margherita, Riesame conferma sequestro beni

''Il sequestro sui beni di Lusi, oggi confermato dal Tribunale del riesame, assicura alla Margherita l'integrale recupero del maltolto''. E' quanto dichiarano in una nota i legali della Margherita-DL, Titta Madia e Alessandro Diddi in relazione alla decisione del tribunale sul caso Lusi. Soddisfazione e' stata espressa anche da parte del Collegio dei Liquidatori secondo i quali ''il Tribunale oggi ha di fatto rigettato il ricorso proposto dai difensori di Lusi e dall' Avvocatura di Stato - spiega Roberto Montesi, Presidente del Collegio - confermando la titolarita' della Margherita ad ottenere il risarcimento del danno per beni sottratti, e la misura del sequestro conservativo offre le necessarie garanzie per l'esecuzione su tutte le proprieta' di Lusi e della moglie Giovanna Petricone; inoltre conferma la legittimita' della Margherita a proseguire tutte le azioni giudiziarie gia' avviate con il fine, piu' volte espresso, di recuperare i beni e donarli allo Stato'', conclude Montesi.

ANSA, 3 luglio 2014

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