Lettera di Enzo Bianco al Corriere della Sera

Caro direttore,

l'importanza e la delicatezza delle questioni trattate sul vostro giornale, in merito al caso Lusi e riguardanti la mia persona, mi impongono, per dovere di chiarezza e verità, alcune doverose precisazioni.

1. Non ho affatto taciuto ad alcuno l'esistenza di un regolare contratto di prestazione di servizi tra la Margherita ed un'agenzia che si occupa di comunicazione, i cui servizi sono stati richiesti in sostituzione del portavoce che la Margherita mi forniva in quanto presidente dell'Assemblea federale. Di questa societá e del rapporto di collaborazione i giornali avevano abbondantemente parlato a partire dal 3 marzo. L'amministratore della società aveva già allora precisato di essere in grado di fornire ogni dettagliata informazione sui servizi prestati e sui costi sostenuti.

 2. L'Ansa di ieri delle ore 17,24 dà conto degli accertamenti svolti, già da tempo, dal nucleo di polizia tributaria su mandato dei Pm di Roma, riguardo le spese sostenute da fondazioni e società. La stessa agenzia di stampa dà conto puntualmente che tale attività investigativa non ha portato alla luce condotte irregolari. Mi sembra un particolare non irrilevante.

3. Nel corso della testimonianza da me resa il 20 aprile ai pm romani, come persona informata dei fatti, ho dato conto della trasformazione di alcuni rapporti di lavoro dipendenti dalla Margherita in rapporti di collaborazione professionale, i cui costi da me sostenuti mi sono stati rimborsati, trattandosi esclusivamente di attività politica. Era una pratica doverosa visto che la Margherita andava verso la liquidazione e facilitava l'esodo dei dipendenti. Di tutto ciò ho parlato con i magistrati che conducono l'inchiesta contro Lusi, inchiesta di cui – lo ricordo – Margherita è persona offesa. E ricordo, inoltre, che abbiamo consegnato ai magistrati, fin dai primi giorni dell'inchiesta, tutti gli atti e tutti i documenti contabili in nostro possesso relativi ai bilanci della Margherita e i risultati di una "Due diligence", da noi commissionata, sulla gestione amministrativa, collaborando cosí pienamente all'accertamento della verità. Sono indignato per il tentativo da parte di alcuni di stravolgere la realtá dei fatti, magari per coprire colpe proprie, gravi ed ormai certificate. Non mi farò certo intimidire. Le risorse di un partito politico servono appunto per svolgere attivitá politica. Tutto ció di cui si parla è pienamente certificato e legittimo, come mi impone la mia educazione e la mia limpida storia politica.

 

Roma 20 maggio 2012