In che modo si sono realizzate le indebite appropriazioni?

I dubbi di manovre finanziarie anomale sono emersi sulla base di una segnalazione della Banca d'Italia alla Procura della Repubblica di Roma, negli ultimi mesi del 2011. Il che significa che tutte le movimentazioni delle appropriazioni indebite avevano eluso sin dal 2007 i controlli bancari legati agli obblighi e le responsabilità verso presunte operazioni sospette. Dunque, almeno 5 livelli di controllo sono stati ingannati dall'attività di Lusi. Il Giudice delle Indagini Preliminari, all'atto di convalidare il sequestro dei beni di Lusi e dei suoi familiari, descrive le "condotte (...) più sofisticate, epperciò, per certi versi più pericolose, siccome sintomatiche del farsi strada, nella mente dell'autore, della necessità, attraverso fatti di artefazione - dissimulazione, di conseguire il profitto dei gravissimi atti compiuti, fuori da qualsiasi tracciabilità dei percorsi". Il Collegio dei Revisori, nell'indagine che ha portato ad accertare un ulteriore ammanco di 618.000 euro rispetto a quelli inizialmente scoperti dalla Procura "ha potuto rilevare, all'interno di un impianto contabile formalmente corretto ed ordinato, di essere di fronte ad una serie di artifici contabili che avevano lo scopo di fornire una distorta informazione contabile, con il fine di occultare nelle varie voci di costo del Rendiconto ufficiale, le operazioni effettuate in favore della TTT Srl Unipersonale, fornendo anche in sede di controllo del Rendiconto, documentazione alterata ad hoc". I consulenti delle società di revisione incaricati dai responsabili della Margherita di setacciare la contabilità e rivedere i bilanci, a loro volta, hanno scoperto ulteriori, sofisticati sistemi di occultamento e travisamento, che sono stati tutti segnalati alla Magistratura. A solo titolo di esempio, i versamenti alla società TTT (quella titolare di azioni delle abitazioni comprate dai Lusi) sono stati nascosti in modo non tracciabile nelle letture dei bilanci, con sostituzione di fatture, sostituzione di numeri di protocollo, accoppiamenti artificiosi di fatture corrette (di piccolo importo) con assegni in bianco (di importo consistente) ponendo in evidenza la sola voce di bilancio corretta, con accoppiamento artificioso di bonifici bancari corretti (di piccolo importo) con bonifici per sottrazioni indebite, in modo da non far comparire questi ultimi nelle causali bancarie, etc. Le fatture della sola TTT sono state nascoste e "spalmate" scientificamente nelle seguenti voci di conto economico: pubblicità e propaganda; stampa materiali; giornale Europa; viaggi e trasferte elettorali; manifestazioni e congressi; consulenze tecniche; consulenze legali e notarili; consulenze contabili e amministrative; sito internet; assistenza tecnica sistema informatico; telefoniche; energia; pulizie; manutenzioni e riparazioni; vigilanza; reception; postali; rimborsi spese al personale dipendente; viaggi e trasferte generali; affitti; personale; addestramento personale. Di nuovo, nell'ordinanza del GIP dello scorso 19 aprile, si puntualizza che "i meccanismi di artefazione - dissimulazione sono anche serviti a trattare le somme sottratte "con attenta elusione ed obliterazione della normativa antiriciclaggio".

Conclusione: nessuno dubitava del tesoriere. La considerazione conquistata veniva sfruttata per gigantesche appropriazioni indebite accuratamente mascherate. Il pluralismo della Margherita faceva il resto: la complessità dei rapporti interni ha rafforzato il mandato attribuito al tesoriere, che sul piano giuridico (come legale rappresentante), statutario (come responsabile di "tutti gli atti di ordinaria e straordinaria amministrazione" - art. 22 comma 4 dello Statuto della Margherita) e politico aveva completa autonomia per gestire - come avviene peraltro in tutti i partiti democratici - il finanziamento delle iniziative politiche ed elettorali, del personale, dei servizi, i rapporti col quotidiano Europa etc.

Gli organi collegiali della Margherita, dopo la confluenza nel PD, non sono più stati costituiti (Direzione, Esecutivo con il suo Coordinatore, Segreteria). Questa condizione, tra il 2008 e il 2011, ha ulteriormente accresciuto le responsabilità del tesoriere.