Chi è stato il tesoriere Lusi, e perché era stato scelto?

Proveniente dall'alta dirigenza del movimento degli Scout italiani (AGESCI), aveva lavorato nel corso degli anni '90 come collaboratore della Giunta Rutelli al Comune di Roma in alcuni settori dell'Amministrazione. All'atto della sua indicazione a tesoriere della coalizione dell'Ulivo 2000-2001, era vice pretore onorario (Tribunale di Velletri), nominato dal Consiglio Superiore della Magistratura il 19 marzo 1998, per il triennio 1998-2000. In nessun caso, nei dieci anni in cui ha svolto il mandato di tesoriere, anche per conto dell'Ulivo, erano emersi - o erano stati soltanto segnalati - casi di mala gestione o irregolarità amministrative. Tale apparente piena correttezza si era tradotta nella sistematica conduzione di bilanci in costante attivo; nella gestione dei rapporti col personale; nell'efficiente organizzazione della sede nazionale. Il partito programmava di destinare i rilevanti avanzi di bilancio, alla chiusura definitiva delle attività, per finalità politiche e sociali di alto valore. Proposto da Francesco Rutelli ed eletto per due volte con voto unanime dell'Assemblea Federale della Margherita, all'atto dell'esplosione dello scandalo, Lusi era un senatore del Partito Democratico; la considerazione verso di lui era tale che il Gruppo PD lo ha designato vicepresidente della Commissione Bilancio, e membro della Giunta delle elezioni e immunità parlamentari, della Commissione Politiche Europee, del Comitato Parlamentare per i procedimenti di accusa, della Commissione straordinaria per il controllo dei prezzi.