CASO LUSI, TUTTO IL MALTOLTO TORNA ALLO STATO

Pubblicato Venerdì, 08 Luglio 2016 15:09

"Le motivazioni della sentenza di condanna dell'ex tesoriere Luigi Lusi e dei suoi complici in Corte d'Appello mettono tutti i punti fermi necessari, fondamentali e fortissimi su questa vicenda, accogliendo pienamente le attese della Margherita-Dl, attraverso il collegio dei liquidatori, il collegio dei garanti e il presidente Francesco Rutelli". "In modo inequivocabile si definiscono le esclusive e gravissime responsabilità del Lusi nelle appropriazioni indebite e l''accordo criminoso' con i commercialisti suoi complici. Si scolpisce in modo rigoroso e penetrante la gravissima attività calunniatrice a danno di Francesco Rutelli e si conferma che il 'danno di immagine', come da giurisprudenza, andrà definito in sede civile. Si stabilisce, come auspicato e già deliberato dalla Margherita-Dl, l'immediata confisca del maltolto, già sottoposto a sequestro preventivo ed ora devoluto direttamente allo Stato. E' un riconoscimento conclusivo, con una sentenza nel merito conforme a quella di primo grado, dell'onesta' del partito della Margherita e della determinazione inflessibile nel perseguire l'ex tesoriere, continuando a perseguirlo anche per il recupero dei beni localizzati in Canada. E' il pieno successo nel devolvere allo Stato il maltolto, oltre alla donazione già effettuata a beneficio del ministero dell'Economia di 6,5 milioni di euro dei residui attivi del partito". Stabilisce la Corte d'Appello: "La Corte ritiene di disporre la confisca di tutti i beni mobili e immobili sottoposti a sequestro in quanto la Margherita, partito in liquidazione, ha disposto nell'assemblea federale del 16.6.2012 la devoluzione allo Stato delle risorse residue e di quelle derivanti da azioni risarcitorie. La confisca dei beni pare allora in linea con la decisione adottata dal partito e consente che rientrino nel patrimonio dello Stato risorse, all'origine pubbliche, senza ulteriori indugi".